Alpine A110 test drive: fascino retrò nel 2020

Al volante della Alpine A110 si respira il profumo delle sportive d'altri tempi, non solo per il design in salsa retrò, ma anche per il sound rotondo che arriva dallo scarico posteriore.

Non serve avere qualche capello bianco in testa, anche se di certo può aiutare, per capire cosa intendo quando parlo di Alpine A110. Un nome che evoca subito i fasti del passato, di un mondo fatto di competizioni che probabilmente resteranno un bel ricordo di coloro che fortunatamente le han vissute. Alpine è (anche) questo, soprattutto se con la mente voliamo alle polverose, nevose o fangose strade tipiche delle competizioni “rallystiche” dei mitici Anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Oggi la storia è ben diversa, Alpine A110 è tornata in produzione con tutta la tecnologia più moderna, ma anche con tutti quei riferimenti stilistici ad un passato glorioso che la rendono inconfondibile, non solo ad un suo rumoroso passaggio. Una storia che, come quasi sempre accade quando si ha a che fare con brand così sportivi, passa dalla passione e dall’umanità di una singola persona.

Nuova Alpine A110 test drive
Test Drive Alpine A110

Era il 1955 quando Jean Rédélé pose le basi della Alpine in quel di Dieppe, siamo nell’estremo Nord della Normandia, chiaramente in Francia. Un marchio che nasce per passione e quel pizzico di casualità che ne rende il racconto quasi “magico”. Rédélé era sia un appassionato di competizioni automobilistiche, anche di talento – che il figlio del proprietario della concessionaria Renault della città. Da qui, la passione per le corse portò Jean ad affinarsi sempre più nella messa a punto dei motori della casa della Losanga – creando elaborazioni sempre più performanti. Le Alpine s’imposero in moltissime competizioni fino a quando verso la fine degli Anni ’70 nacque la Alpine-Renault, figlia della iniziale crisi che costrinse molti piccoli marchi a proteggersi sotto l’ala protettiva di brand più solidi, economicamente e industrialmente.

Alpine A110 dimensioni e design

Come detto il look della nuova Alpine A110 si rifà in tutto e per tutto a quello della versione progenitrice di qualche decennio fa. Più di qualche semplice riferimento, soprattutto se diamo un occhio alla zona anteriore dove a strizzare l’occhio sono una coppia di inconfondibili gruppi ottici di forma rotonda. Per il resto abbiamo a che fare con un’affascinante Coupé a due posti secchi molto facile da gestire anche se impegnata nella sacrificata guida urbana. Le dimensioni sono infatti quelle di un’auto formato segmento medio e più che alla lunghezza (di 418 cm) occorre fare più attenzione alla larghezza di un metro e ottanta. Occhio quindi in fase di retromarcia, ad esempio durante le manovre di parcheggio – i montanti e l’architettura della carrozzeria possono intralciare la visuale rendendo quindi d’obbligo passare dalla retrocamera. Anche la forma del muso allungato non aiuta nelle fasi di avvicinamento alle altre auto o al marciapiede e il rischio di “finire sotto” il paraurti dell’auto parcheggiata subito davanti è decisamente concreto!

Gli interni della Alpine A110 brillano invece per l’anima minimalista, ma dove al contempo è tutto curato nel più piccolo dei dettagli. Si fa notare immediatamente l’assenza della leva del cambio in mezzo al tunnel centrale, sostituita da tre semplici bottoni per la selezione N, D ed R. Sempre sul tunnel centrale troviamo il tasto di accensione e spegnimento del motore mentre poco più indietro, in posizione sempre “originale” per quelli che sono i canoni di casa Renault, abbiamo la coppia di tasti dai quali gestire Cruise Control e limitatore di velocità. Molto belli sono i due sedili in pelle, firmati Sabelt, rifiniti con cuciture blu Alpine e avvolgenti il giusto considerate le prestazioni della nostra Alpine A110. In mezzo alla consolle si fa notare invece lo schermo dell’infotainment, probabilmente l’unica vera nota stonata di questa nuova A110. Il software non si fa apprezzare per la prontezza dei riflessi, così come la grafica paga il peso di un design non proprio al passo coi tempi. Dallo sterzo è invece possibile gestire i tre setup dell’auto, dal tasto Sport posto su una razza. Stop invece ai disordinati cronici con pochi, anzi per l’esattezza “nessun” vano portaoggetti a disposizione se non quello destinato alla chiave di accensione, a tessera in stile Renault.

La capacità di carico non è il suo forte, ma pensare di stipare il baule ad una Alpine A110 sarebbe un po’ come chiedere ad un fan dei Deep Purple di seguire il tour data per data di Achille Lauro. In ogni caso possiamo contare su circa 200 litri disposti tra i due “bauletti” – uno posizionato all’anteriore ed uno al posteriore.

Dimensioni          
Lunghezza4.180  mm
Larghezza1.800 mm
Altezza1.250 mm
Passo2.420 mm
Bagagliaio100 e 196 litri

Alpine A110 test drive come si guida

Non è certamente la guida urbana l’habitat naturale di questa Alpine A110, anche se va detto: abbiamo a che fare con una sportiva Coupé a due posti assolutamente sfruttabile anche tra le vie cittadine, nel banale percorso da casa all’ufficio. Il cambio lavora in modo impercettibile tra un rapporto e l’altro e ci si muove con agilità a fil di gas, anche per buona pace dei consumi che anche con una guida attenta sono assolutamente abbordabili – attorno i 10-12 Km/litro. Ottimo anche il lavoro delle sospensioni che assorbono benissimo i dissesti dei fondi cittadini. Fuori porta, complice qualche curva in più, ci si diverte molto di più.

La “nuova Renault Alpine A110” è realizzata in lega leggera con sospensioni a quadrilatero così come si confà ad una vera auto da corsa. Il telaio si comporta in modo affilato e preciso, ci si sposta sulla carreggiata con una precisione chirurgica, l’assetto è sempre bilanciato anche grazie all’equilibrio dei pesi ottimizzato dalla posizione del propulsore messo in posizione posteriore-centrale. C’è un pizzico di rollio, ma si tratta di un valore aggiunto in quanto fa intendere pienamente quali sono i limiti verso i quali ci si può spingere. Ho guidato questa A110 in una classica giornata invernale sia con l’asciutto che con un fitto nevischio e ho potuto constare come il comportamento sia sempre stato impeccabile e sicuro. Altrettanto certosina la mappatura della trasmissione a doppia frizione e 7 marce, realizzata dai tedeschi della Getrag.

Test Drive Alpine A110
Scheda tecnica Alpine A110
AlimentazioneBenzina
Cilindrata1.798 cc
CV – kW252 – 185
Coppia max320 Nm
Accelerazione 0-100 Km/h4,5″
Velocità max250 Km/h
Consumi mix (rilevato)14 – 15 Km/l
TrasmissioneAut. 7 marce
TrazionePosteriore

Il motore che ci accoglie sotto la carrozzeria della Alpine A110 è un 1.8 Turbo benzina da 252 CV e ben 320 Nm di coppia massima. In linea le prestazioni con un’accelerazione da 0 a 100 Km/h chiuso in 4,5 secondi ed una velocità massima di 250 Km/h.