Stop Diesel Euro6 a Roma: perché è un bluff – Incredibile, ma vero: c’è ancora chi vede nelle scelte intraprese dalla Sindac(a) Raggi in tema di emissioni inquinanti e ambiente – il frutto di “tanta buona volontà”. C’è addirittura qualcuno che immagina nella Sindac(a) romana una “figura competente” in materia. Qualcuno ipotizza, ed è probabilmente la migliore delle ipotesi, come le decisioni recentemente prese da Roma Capitale siano frutto di “consigli” arrivati da ipotetici esperti, tecnici o quant’altro. Probabilmente qualche consiglio al Primo Cittadino della Capitale sarà anche arrivato, ma ben farcito di demagogia e con una bella spolverata di populismo che tanto piace a chi ci governa da qualche anno a questa parte.
Ma andiamo con ordine con una verità incontrovertibile: il blocco di questi giorni delle vetture diesel Euro 6 non ha ridotto il livello di polveri sottili. Che vorrà dire? Capirne i motivi non è così complicato e basta guardare i numeri snocciolati da ARPA (Agenzia Regionale per l’Ambiente della Regione Lazio) e ISPRA (L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – ribadiamo: due istituti indipendenti e “Pubblici” – “di Stato” – come altro definirli: “Repubblicani”! Non parliamo di Case automobilistiche, non di produttori di petrolio e non di “giornalisti dell’auto”, improvvisamente considerati protettori interessati di chissà quale potente Lobby. Chiarito questo, cosa ci dicono queste due autorevoli istituzioni? Semplice: a Roma, le automobili non sono la fonte primaria di inquinamento e polveri sottili. Anzi. Nella Capitale si rilevano ogni anno 3.105 tonnellate di PM10 emesso dalle caldaie di riscaldamento delle abitazioni a fronte delle 1.021 tonnellate arrivate dal traffico automobilistico. Tradotto significa che probabilmente gli interventi andrebbero eseguiti sulle caldaie, a cominciare dalle più vecchie, spesso ancora alimentate a… indovinate un po? A gasolio, leggi diesel. Il rapporto dell’inquinamento romano è quindi 3 a 1 per le caldaie contro le auto. Palla al centro.
Accettiamo quindi l’obiezione. Ok, sarà anche vero, ma è più facile bloccare le auto – anche se incidono meno sull’inquinamento, piuttosto che tenere al freddo e al gelo anziani e bambini. Vero, vi risponde il giornalista “lobbista”, anche se sarebbe comunque interessante iniziare ad obbligare a ristrutturare tali forme di riscaldamento. Ma considerato come ciò non sia realizzabile in un paio di giorni, ok: via al blocco del traffico privato. Soluzione obbligata per qualsiasi Sindaco, figurarsi per una Sindac(a). Ma se dobbiamo per forza passare dal blocco del traffico, che lo si faccia almeno con criterio e non con la demagogia dei forcaioli che in salsa “Rivoluzione Francese” sentenziano reclamando la testa di “Monsieur Diesel”.
E anche qui basta guardare qualche numero. La “Professoressa Raggi” ha infatti fermato tutti i diesel, compresi gli Euro 6, ma lasciato felicemente in circolazione le auto a benzina a partire dalle Euro 3. Dati alla mano a Roma circolano tra Euro 3 ed Euro 4 circa 540 mila auto a fronte di 226 mila diesel Euro 6. Considerato che i diesel Euro 6 hanno limiti sulle emissioni di particolato molto più bassi (ma di molto eh) dei vecchi benzina la domanda è: perché lo fai disperata ragazza nostra? Lo standard Euro 3 impone ai motori benzina questi limiti: CO (2,3); HC (0,56); NOx (0,5); particolato (0,05). Lo standard Euro 6 impone invece ai motori diesel i seguenti limiti: CO (0,5); HC (0,17); NOx (0,08); particolato (0,005/0,0045). Valori ovviamente in g per km. Ribadiamo la domanda: perché diamine fermate le Euro 6? Chi ve l’ha detto? Ipotetica e maligna risposta del solito blogger lobbista: “ non sarà che la gente crede che il male assoluto sia il diesel, e che quindi, per tenerla “buona e felice” vadano fermate proprio le auto diesel. A pensar male si farà pur peccato, ma di solito…
Ma sì, facciamo come ci pare allora. Ok. In una gara a chi la spara più grossa senza legacci scientifici. E come diciamo proprio a Roma “buttiamola in caciara” e facciamoci anche due risate a questo punto dando un occhio alle decine e decine di pattuglie da poco acquistate dal Comune e destinate alla Polizia Municipale di Roma Capitale: tutte diesel! Ma come? Ho appena speso 40 mila Euro per un’Audi A4 TDI tecnologicamente all’avanguardia e ambientalmente corretta e chi mi fa la multa se mi pizzicano durante il blocco del traffico? Una vigilessa al volante di una Panda o una Fiat Tipo, diesel? Già, così come sono a gasolio tutti i furgoni degli uffici mobili che intervengono in caso d’incidente e praticamente tutte le auto in dotazione al Comune romano e in uso ad Assessori e Dirigenti, compresi quelli del comparto Ambiente e Mobilità!